è interessante sotto diversi aspetti:
1) conferma quello che già sapevamo sulla struttura della lancia e cioè che su 3,4 o anche cinque cavalli c' era un solo uomo d'arme, ovvero un solo combattente. Ma questo lo sapevamo già
2) riporta un passo tratto da quest' opera:
www.ilritornodeiclassici.it/ensu/index.php?type=opera&op=fetch&id=462...
In cui si descrive la battaglia di Manciano del 1455, fra l' esercito sforzesco-pontificio da una parte e quello del Piccinino dall' altra, dove si distinguono i fanti armati di lancia (hasta)
3) Con riferimento al progetto di mobilitazione degli anni 70 del secolo, Pieri dice che, oltre ad esserci un numero preponderante di provvisionati fra i fanti, molti di questi erano armati di "lanze da pede ferrate" e di "lanze da pede". Parla poi della divisione dell' esercito in "colonnelli", squadre etc., ma non approfondisce il discorso, che a me sembra molto interessante.
4) Molto interessante anche quando descrive la vittoria sugli svizzeri a Ponte Crevola nel 1487, dove, da parte sforzesca, parteciparono 3000 fanti "armati alla svizzera"...è interessante perché io sapevo che il primo ad addestrare dei soldati italiani a combattere alla svizzera fosse stato Vitellozzo Vitelli nel 1497: qui invece si parla di soldati "armati" alla svizzera, ma che forse combattono in modo peculiare, magari allo stesso modo dei loro predecessori a Manciano nel 1455.