Tattica della fanteria italiana nel XV secolo

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Francesco Forel
00domenica 18 settembre 2016 16:02
Visto che l' argomento è stato sfiorato già qualche volta, apro questa discussione.
Si cercherà di capire quali fossero le formazioni assunte dai fanti italiani in battaglia, quanto fossero grandi, su quanti ranghi si schierassero, insomma: cosa avremmo visto su un campo di battaglia quattrocentesco.
Mylae
00domenica 18 settembre 2016 16:52
Ottimo!

io stavo vedendo alcuni video di Lindybeige e ne ho trovato uno interessante: www.youtube.com/watch?v=2Dj5fWYvSx8
MOstra alcuni reenactor italiani con ronconi e gisarme; fa alcune considerazioni interessanti, tra cui il fatto che non è "comoda" da usare in linee di più di due persone e che è incredibilmente ottima da usare contro chi è armato solo di spada, o spada e scudo.
Un'arma inastata (a seconda del tipo) non agisce come una semplice lancia o picca, ma è ottima per agganciare, tirare, strappare.

molto utile anche i video di Schola gladiatoria sullo stesso argomento:
1- www.youtube.com/watch?v=8lH6NT-f9LU
2- www.youtube.com/watch?v=CfyycC2Bz8Y
3- www.youtube.com/watch?v=7AikYrawU7M

Mi fa pensare che persone armate di roncone (in m2tw le si raggruppa in unità, ma credo che il loro uso sia stato più "sparso") fossero utilizzati in gruppetti, in linee di 1-2 persone, per bloccare alcuni punti strategici alla fanteria leggera avversaria.
Francesco Forel
00domenica 18 settembre 2016 21:34
Probabilmente i ronconieri erano nella stessa formazione dei picchieri, nei primi ranghi: avremmo visto ad esempio un primo rango di targonieri, un secondo di ronconieri e i successivi di picchieri. Però nel saggio di Francesco Storti sulle fanterie del regno di Napoli, che ho letto molto velocemente, si menzionano reparti autonomi di ronconieri (così come di soldati armati di spada e scudo)

Io, cercando qua e là, ho trovato raffigurate due tipi di formazioni:

la prima, quella di cui parla Predonzani, sarebbe quella schierata su due ranghi: targonieri/lanciotti davanti e lancelunghe dietro, accompagnati da qualche balestriere. é raffigurata nell' hesperis e, da quel che si può capire, sembrerebbe essere stata usata per le schermaglie.

Per quanto riguarda la seconda, vorrei partire da queste due immagini che ho trovato l' altro giorno nella cronaca del Ferraiolo:

Ferraiolo


Ferraiolo2


La seconda non si vede abbastanza bene, ma si capisce che è raffigurata più o meno la solita formazione della prima immagine, dove si distingue il primo rango, composto da soldati armati di scudo, seguito da quelli che sembrano 4 (sì, mi sono messo a contare le lance!) ranghi di lancieri-picchieri.

Sempre nell' hesperis, si vede (in realtà anche da quest' immagine si vede poco, ma non sono riuscito a trovarne un' altra di qualità superiore) come il gruppetto di schermagliatori sia seguito da altri ranghi di lancelunghe

Hesperis


Abbandonando l' arte "minore", nel trionfo di furio camillo si vedono dei soldati che stanno marciando shierati su quelle che sembrano 4-5 file, in una formazione che ricorda quella della cronaca del ferraiolo.

Trionfo camillo

Trionfo di Mario, particolare


Infine, scomodando Paolo Uccello, si vede una colonna di soldati che marciano per quattro (almeno così sembrerebbe). Mentre in primo piano dei ronconieri sono mischiati ai balestrieri.

Paolo uccello, San Romano


Per concludere, sembrerebbero essere esistite formazioni più strutturate, schierate su 5-6 ranghi. Comunque il discorso è soltanto all' inizio e secondo me merita di essere approfondito.

Chiudo con questa immagine, perchè mi sembra interessante:

Ferraiolo3


Si vedono cinque reparti, ognuno ha una propria bandiera. Non si capisce bene la consistenza numerica, forse sono delle venticinquine, o forse il Ferraiolo voleva rappresentare in modo stilizzato dei reparti più grandi. sicuramente l' immagine conferma come non fosse inusuale vedere armi diverse nello steso reparto...nè d' altra parte mancano esempi in senso contrario, visto che sul cassone raffigurante la presa di pisa e nell' hesperis le uniche armi in asta sono delle picche.


Mylae
00lunedì 19 settembre 2016 12:08
Considerazioni molto interessanti.

Da parte mia però potrei dire che la Cronaca del Ferrajolo, che è composta tra il 1494 e il 1498, è un po' tarda per il nostro scopo. Ha comunque una serie di elementi interessanti, e se la si trovasse scansionata in alta risoluzione sarebbe una cosa ottima.

Mi è anche sembrato che le raffigurazioni, come nell'Hesperis, siano un meraviglioso esempio di "arte minore" che rappresenta quello che vede in maniera abbastanza fedele, senza molte fantasie artistiche presenti invece in alcuni dipinti o illustrazioni contemporanee.

Ad esempio, il cassone che rappresenta la cacciata dei Tarquini ha chiaramente delle armature "all'antica", così come l'affresco di Piero della Francesca della battaglia di Ponte Milvio affianca a degli uomini d'arme degli altri con costumi bizantineggianti: si vede infatti un profilo di Costantino vestito con barba e cappello a punta in modo identico agli ultimi Paleologi, basta confrontare la medaglia di Pisanello.

Possiamo derivare alcune cose da quanto appare nelle immagini: spesso ci sono schermaglie, abbastanza estese nello spazio, tra piccoli gruppi di balestrieri che sembrano, più che voler attaccare, fare piccole azioni di disturbo; e che a loro protezione ci siano alcuni soldati armati più pesantemente e con dei ronconi.

Se fai caso alla schermata "base" che uso nel mod, è un particolare di Paolo Uccello. Ci sono due soldati che lottano tra loro, uno con una daga cerca di pugnalare l'altro alla gola, con la mano bloccata. Da sinistra si vedono due ronconieri correre per aiutare l'uno o l'altro, mentre a destra un balestriere ricarica l'arma e l'altro sembra aspettare con calma (?). Sembra, appunto, una schermaglia in cui balestrieri e ronconieri agiscono insieme a piccoli gruppi.

C'è poi una cosa: stiamo parlando principalmente della fanteria, che è l'arma meno considerata dalle fonti contemporanee, cosa che ci riesce difficile comprendere. Dalle fonti però si capisce chiaramente come il dominio del campo di battaglia sia dei cavalieri, armati più o meno pesantemente, che sono spesso non uccisi ma messi in condizione di non combattere, specialmente da parte dei fanti che accompagnano i cavalieri, in modo da richiedere taglie e riscatti.
Luciano B
00venerdì 23 settembre 2016 12:45
Beh, la mia opinione è che potrebbero essere vere entrambe le ipotesi.
Ovvero, alcune unità potrebbero combattere su un numero ridotto di ranghi (la milizia urbana?) ed altre, pur con equipaggiamento simile, su formazioni più dense (provvisionati e mercenari?).
Oppure alcune fazioni, magari per questioni di tradizione o scuola militare (mi viene in mente il dualismo Bracceschi-Sforzeschi), privilegiavano formazioni sottili ma estese ed altre fazioni invece formazioni profonde e compatte.
Francesco Forel
00sabato 1 ottobre 2016 19:21
Voyage de Genes (?)



soldati aragonesi



C' è poi un dipinto di Paolo Uccello che potrebbe essere interessante:

www1.seattleartmuseum.org/eMuseum/code/emuseum.asp?collection=27168&collectionname=WEB:European&style=single¤trecord=12&page=collection&profile=objects&searchdesc=WEB:...

Il problema è che si trova a Seattle e in rete non sembrano esserci immagini dell' opera intera in alta definizione.
Francesco Forel
00venerdì 31 marzo 2017 11:30
L' altro giorno mi è capitata sotto gli occhi questa immagine dell' hesperis che non avevo mai visto nella sua interezza:

Hesperis


In primo piano si vede una schermaglia fra dei fanti. Se si guarda bene però lo schieramento del Malatesta, si può vedere, nonostante il Ferraiolo abbia pensato bene di piazzare una tenda lì nel mezzo, che la fanteria è schierata in una formazione che ricorda molto una falange: si vede che è schierata su diversi ranghi e che quelli posteriori tengono la picca, o lancia lunga, in verticale...che siano gli antenati dei famosi picchieri romagnoli?
Francesco Forel
00domenica 6 agosto 2017 12:56
Anche queste miniature sono interessanti, seppur di poco precedenti il periodo che ci interessa maggiormente: sono tratte da una bibbia padovana del 1400.

manuscriptminiatures.com/5797/22284/

manuscriptminiatures.com/search/?manuscript=5797
Francesco Forel
00martedì 15 agosto 2017 17:12
"Le milizie sforzesche (1450-1534), di Piero Pieri


legaitalica1454.files.wordpress.com/2015/07/le-milizie-sforzesche-1450-...
Mylae
00martedì 15 agosto 2017 17:44
interessante [SM=g28002]
Francesco Forel
00mercoledì 16 agosto 2017 14:21
è interessante sotto diversi aspetti:
1) conferma quello che già sapevamo sulla struttura della lancia e cioè che su 3,4 o anche cinque cavalli c' era un solo uomo d'arme, ovvero un solo combattente. Ma questo lo sapevamo già [SM=g27988]
2) riporta un passo tratto da quest' opera: www.ilritornodeiclassici.it/ensu/index.php?type=opera&op=fetch&id=462...
In cui si descrive la battaglia di Manciano del 1455, fra l' esercito sforzesco-pontificio da una parte e quello del Piccinino dall' altra, dove si distinguono i fanti armati di lancia (hasta)
3) Con riferimento al progetto di mobilitazione degli anni 70 del secolo, Pieri dice che, oltre ad esserci un numero preponderante di provvisionati fra i fanti, molti di questi erano armati di "lanze da pede ferrate" e di "lanze da pede". Parla poi della divisione dell' esercito in "colonnelli", squadre etc., ma non approfondisce il discorso, che a me sembra molto interessante.
4) Molto interessante anche quando descrive la vittoria sugli svizzeri a Ponte Crevola nel 1487, dove, da parte sforzesca, parteciparono 3000 fanti "armati alla svizzera"...è interessante perché io sapevo che il primo ad addestrare dei soldati italiani a combattere alla svizzera fosse stato Vitellozzo Vitelli nel 1497: qui invece si parla di soldati "armati" alla svizzera, ma che forse combattono in modo peculiare, magari allo stesso modo dei loro predecessori a Manciano nel 1455.

Mylae
00mercoledì 16 agosto 2017 14:33
ho iniziato a leggerlo, oggi pomeriggio lo vedo meglio. mi semra molto interessante la questione dei fanti "alla svizzera", credo ci sia da indagare.
Francesco Forel
00sabato 20 gennaio 2018 14:33
Mylae
00sabato 20 gennaio 2018 16:10
li scarico e li leggo con cal:) settimana prossima compro un pc e inzio a lavorare...
Francesco Forel
00domenica 20 gennaio 2019 23:58
Fanteria milanese fine '400


L'immagine, tratta da una Cronaca svizzera che non so identificare e che dovrebbe essere della fine del '400, è molto interessante: benché in bianco e nero, si riesce a vedere che la bandiera dei fanti sulla sinistra è quella del ducato di Milano. Sembra una formazione molto simile a quella tradizionalmente associata ai picchieri svizzeri, anche se non saprei dire quanto questo sia dovuto ad una semplice riproposizione, da parte dell'autore, di uno stilema a lui familiare oppure ad una effettiva raffigurazione della realtà.
Luciano B
00lunedì 21 gennaio 2019 11:53
Si tratta forse della battaglia id Arbedo combattuta contro gli svizzeri dai milanesi condotti dal Carmagnola nel 1422?

Vado a memoria, ma se si trattasse di quella battaglia, dopo una serie di cariche di cavalleria senza successo, il Carmagnola decise di far smontare i suoi uomini d'arme e di farli combattere come fanteria pesante, sconfiggendo così gli svizzeri che ancora utilizzavano soprattutto alabarde. Pare che l'esito di tale battaglia spinse gli Svizzeri ad adottare definitivamente le picche in luogo delle più corte alabarde.
Mylae
00lunedì 21 gennaio 2019 13:27
Crevola, 28 aprile 1487.

illustrazione dal Luzerner Schilling. >> https://www.e-codices.unifr.ch/en/thumbs/kol/S0023-2

La pagina in oggetto: http://www.e-codices.ch/en/kol/S0023-2/272/0

senon sbaglio ci sono varie altre molto interessanti - @Francesco, se partendo dalla base dei francesi vuoi fare qualche aggiustatina agli svizzeri in base a quello che vedi in questi codici... 😁
Mylae
00martedì 22 gennaio 2019 01:31
altre scene che rappresentano milanesi:

S. 72 Einnahme von Bellinzona durch mailändische Truppen (1422)

S. 74/75 Schlacht bei Arbedo (30. Juni 1422)

S. 272 Vor Crevola im Eschental werden die Eidgenossen, die auf Seiten der Walliser kämpfen, über die Brücke gedrängt und in die Flucht geschlagen (1487)

S. 277 Schlacht bei Giornico (1478)

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