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Marchesato del Monferato

Ultimo Aggiornamento: 24/03/2019 19:59
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Post: 646
Città: FIRENZE
Età: 39
Sesso: Maschile
24/03/2019 19:59

1441

1442

1443

1444

1445
Muore a Casale il 12 marzo 1445 il marchese del Monferrato Giangiacomo Paleologo, sepolto nella chiesa dei frati minori. Gli succede il figlio primogenito Giovanni IV, che lascia il titolo di signore di Trino al fratello minore Guglielmo.

1446
Per tutto il 1446 Giovanni IV fu intento a dare disposizioni per il ripristino delle fortificazioni nel Marchesato, attività in cui era assistito dal luogotenente generale Ludovico di Saluzzo; a tale scopo fu costretto a richiedere nuovi contributi in denaro ai sudditi che avevano già dato - egli ammetteva in una sua lettera - "roba, figloli et moglere, et chi più la persona per noy et lo stato nostro" (Moriondo, I, col. 502).


Guglielmo Paleologo, fratello minore del marchese Giovanni IV, divenuto condottiero di ventura, si era messo in urto con Carlo Gonzaga il quale, per rivalersi, il 6 sett. 1446 saccheggiò inopinatamente le località monferrine di Cerro, Valmacca e Frassineto restituendole a G. soltanto dietro il pagamento di un riscatto. L'episodio rivela l'intrinseca debolezza di Giovanni IV.

1447
Durante la guerra del Finale, combattuta fra Genova e Milano, Giovanni IV si mantenne estraneo alla lotta, pur favorendo il fuoruscitismo genovese sulle sue terre.

La morte senza eredi di Filippo Maria Visconti fece sperare a Giovanni IV ingrandimenti su Asti e Alessandria, in base a un patto segreto firmato con il Duce di Savoia nel 1440.

Ma più di lui vi fu coinvolto in prima persona Guglielmo di Monferrato, il quale agiva ambiguamente ora come condottiero in proprio, ora anche per conto del marchese suo fratello, spesso messo in ombra dalla sua ingombrante presenza.

il 15 dic. 1447 Giovanni IV aderì a una lega difensiva con Rainaldo di Dresnay, luogotenente in Italia di Carlo d'Orléans, che, rioccupata Asti, aspirava anch'egli alla successione milanese.

1448
Il 1° nov. 1448 il fratello minore Guglielmo si mise al servizio di Francesco Sforza con la promessa di avere Alessandria, il suo territorio e quanti altri luoghi, già soggetti in passato ai marchesi di Monferrato, egli sarebbe stato in grado di conquistare; si riservava nondimeno la facoltà di accorrere in aiuto del fratello se il Marchesato fosse stato minacciato.

1449
La città di Alessandria fa atto di dedizione a Guglielmo di Monferrato il 10 genn. 1449

1450

1451
L'ultima fase della guerra del Finale vide Giovanni IV schierato contro i Genovesi a fianco dello Sforza, e fu per la sua mediazione che il 7 agosto 1451 le terre del Finale furono restituite a Giovanni Del Carretto.

Francesco Sforza fa arrestare con un pretesto Guglielmo Paleologo e lo fa detenere per oltre un anno in Pavia, costringendolo a riscattarsi con la cessione della città di Alessandria.

Da quel momento Giovanni IV e il fratello Guglielmo si volsero contro Francesco Sforza aderendo nel 1451 all'alleanza antimilanese guidata da Venezia.

Guglielmo tentò di riprendere Alessandria ma invano, poiché gli fu contrapposto Bartolomeo Colleoni

1452
Nel 1452 venne giustiziato il condottiero sforzesco Giovanni Della Noce, accusato di intrigare con Giovanni IV.

1453

1454
L'intervento di Renato d'Angiò ottenne infine la riconciliazione fra lo Sforza e i Monferrato e si giunse così alla pace di Lodi (9 apr. 1454) nella quale essi figurano come confederati di Venezia; ma ciò non risparmiò loro condizioni molto dure, poiché il 17 luglio 1454 furono costretti a restituire al duca di Milano tutte le località del territorio alessandrino nel frattempo occupate; di esse soltanto Felizzano e Cassine vennero date in feudo a Guglielmo.

Nonostante i Paleologi di Monferrato, per la loro stessa origine, avessero una tradizione ben radicata di rapporti con gli imperatori d'Oriente, tanto G. quanto i fratelli rimasero indifferenti di fronte all'invito di partecipare a una crociata espressamente predicata nelle loro terre dal francescano Roberto Caracciolo da Lecce: le recenti umiliazioni subite e le condizioni stesse del Marchesato non incoraggiavano certo progetti di avventure orientali.

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È pericoloso porre in modo sbagliato questioni sostanzialmente giuste.
Indro Montanelli
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